{"id":821,"date":"2011-01-11T19:19:12","date_gmt":"2011-01-11T18:19:12","guid":{"rendered":"https:\/\/www.andarpersassi.it\/"},"modified":"2021-02-15T22:48:54","modified_gmt":"2021-02-15T21:48:54","slug":"andar-per-sassi","status":"publish","type":"page","link":"https:\/\/andarpersassi.it\/andar-per-sassi\/#content","title":{"rendered":"Andar per sassi"},"content":{"rendered":"

Ebbene s\u00ec, l\u2019ho fatto. Ho ceduto al fascino d\u00e9mod\u00e9 della carta stampata, ho scritto un libro. Di geologia. Sulle rocce alpine.<\/p>\n

(IBS.com<\/a>, Amazon.it<\/a>)<\/p>\n

Apparentemente, quanto di pi\u00f9 banale si possa immaginare. Ma mi era necessario per offrirmi in qualche modo ai tanti amici che ho portato in giro per le montagne, o che mi hanno sopportato durante le escursioni. Ed anche per confrontarmi con i geologi che mi hanno fatto gioire e soffrire lungo tutti questi anni. Gioire per la genialit\u00e0 delle ricerche, delle interpretazioni, degli scenari proposti. Soffrire per la loro difficolt\u00e0 a comunicare, a proporsi culturalmente ad un pubblico non specialistico.<\/p>\n

\"Copertina<\/a><\/p>\n

\"coppelle\"<\/a><\/p>\n

Ho avuto voglia di dire che la geologia alpina \u00e8 ricchezza culturale. Che usa e propone una prospettiva temporale originale e rilassante. Che \u00e8 profondamente radicata negli oggetti del territorio, della civilt\u00e0. Ho voluto tradurre in linguaggio pedestre concetti apparentemente complicati: si cercano le coppelle, semplici incisioni rupestri, e si scoprono i metagabbri delle antiche profondit\u00e0 oceaniche; si cerca il castello medievale\u00a0sulla sua imprendibile rocca, e si scoprono le faglie mioceniche che spostano le montagne.<\/p>\n

Non ho invece detto niente dei dissesti, delle alluvioni, della protezione civile. Basta con l\u2019equazione geologia uguale disastro.
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\"\"<\/a><\/p>\n

E poi ho voluto farla finita con il pennidico e l\u2019austroalpino, con l\u2019ultraelvetico e il subbrianzonese. Nomenclature ancora utili in certi ambiti specialistici, ma da dimenticare quando si parla con il compagno di gita, a cui invece potrebbe interessare se la roccia \u00e8 buona per piantarci un chiodo, o se si possono trovare dei fossili.<\/p>\n

Queste cose secondo me vanno dette anche per iscritto. In un libro. Perch\u00e9 si possano leggere nei momenti di totale relax, nella natura all\u2019ombra tenue di un larice, o nella poltrona di casa accanto alla finestra, aspettando che la pioggia finisca.<\/p>\n


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Parlano di Andar per sassi:<\/p>\n