{"id":1209,"date":"2011-01-05T00:00:36","date_gmt":"2011-01-04T23:00:36","guid":{"rendered":"https:\/\/www.andarpersassi.it\/?p=1209"},"modified":"2020-04-13T14:43:27","modified_gmt":"2020-04-13T12:43:27","slug":"val-sapin","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/andarpersassi.it\/val-sapin\/#content","title":{"rendered":"Una valle tra due mondi"},"content":{"rendered":"

Chi sale e chi scende in Val Sapin.<\/h3>\n

Tra il massiccio cristallino del Monte Bianco e le torbiditi di Sion-Courmayeur, il Fronte Pennidico traccia la Val Sapin che separa la placca europea dalle falde alpine.<\/p>\n\n\n\n
Tipologia:<\/strong> lungo e spettacolare percorso ad anello, eventualmente divisibile in due giorni (prenotare rifugio).
\nLocalit\u00e0:<\/strong> Courmayeur (Valle d’Aosta). Entrare nel capoluogo quindi prendere a sinistra (direzione Entr\u00e8ves) e poi a destra per il Villair.
\nAccesso:<\/strong> Villair superiore. Parcheggio qualche centinaio di metri a monte delle ultime case.
\nQuota partenza:<\/strong> 1400 m
\nPunto culminante:<\/strong> T\u00eate de la Tronche 2580 m.
\nDislivello totale:<\/strong> 1250 m (compresa salita alla miniera)
\nTempo medio di percorrenza:<\/strong> 6 ore al netto delle soste.
\nSegnaletica:<\/strong> n\u00b042 TMB fino al Col Sapin, poi n\u00b043. Deviazione miniera n\u00b038.
\nDocumentazione:<\/strong> Societ\u00e0 Geologica Italiana \u2013 Guide Geologiche Regionali n\u00b03; CDA \u2013 50 itinerari nell\u2019Espace Mt-Blanc, itinerario n\u00b08
\nCartografia:<\/strong> Comunit\u00e0 Montana Valdigne Mont Blanc \u2013 Les Sentiers; Carta naz. svizzera, foglio Courmayeur; Didier-Richard, feuille Mt Blanc Beaufortain; ecc.
\nCartografia geologica:<\/strong> BRGM, Carte g\u00e9ologique de la France au 1\/50000, feuille Mont Blanc n\u00b0704
\nStrutture di accoglienza:<\/strong> Rifugio Bertone (gestito giugno-settembre, tel. 0165 844612) a quota 1900 m.<\/p>\n

Temi geologici<\/strong>: Geodinamica del margine europeo (basamento e coperture) e della collisione continentale.<\/td>\n<\/tr>\n<\/tbody>\n<\/table>\n\n\n\n\n\n\n
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Descrizione itinerario<\/h3>\n

Dal parcheggio a monte del Villair salire lungo la pista sterrata che attraversa il ponte e seguirla (scorciatoia possibile) fino ad imboccare a sin. la mulattiera per il Rifugio Bertone (acqua). Continuare a salire oltre il rifugio sul crestone che diventa poi orizzontale per oltre 1 km, riprendere la salita per la T\u00eate de la Tronche, scendere al Col Sapin e divallare a destra seguendo i segnavia. A fondovalle (fontana), tra le case di Tsapy risalire brevemente il versante opposto per visitare la miniera (indicazione Trou des Romains) e ridiscendere a Tsapy. Seguire in discesa la pista sterrata fino al parcheggio e quindi al Villair.<\/td>\n

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Interesse geologico<\/h3>\n
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  1. Struttura ed evoluzione (Oligocene \u2013 presente) del massiccio cristallino del Monte Bianco (Carbonifero) e delle sue coperture sedimentarie (Giurassico). L\u2019intero massiccio rappresenta un \u201cgrumo surriscaldato\u201d poi raffreddato e ricristallizzato a debole profondit\u00e0 (plutone) di antichi scisti in seno alla crosta europea.<\/li>\n
  2. Dinamica del Fronte Pennidico: deformazioni associate alla subduzione della litosfera europea ed alla successiva sutura continentale. La crosta europea, con il suo Monte Bianco all\u2019interno, converge verso le falde alpine, fino ad infilarvisi sotto e infine a collidere in profondit\u00e0 con la placca adriatica (africana). Il Monte Bianco sorge sulla sutura fra le placche.<\/li>\n
  3. Mineralizzazioni a solfuri di piombo, geneticamente legate alle deformazioni dei plutoni granitici.<\/li>\n
  4. Morfologie glaciali attive e relitte. Particolarmente evidenti le fresche forme erosive a circo e gli accumuli morenici sottostanti, entrambi abbandonati recentemente dalle masse glaciali.<\/li>\n<\/ol>\n<\/td>\n<\/tr>\n

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Altri interessi<\/h3>\n
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  1. Pascolo d\u2019alta montagna in posizione panoramica (miglior belvedere sul versante sud del Monte Bianco)<\/li>\n
  2. Testimonianze storiche (miniera di carbone al Curru; miniera d\u2019argento Trou des Romains)<\/li>\n
  3. Flora a inizio estate<\/li>\n<\/ol>\n<\/td>\n

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Soste geologiche consigliate lungo il percorso<\/h3>\n