{"id":2026,"date":"2014-04-19T16:40:30","date_gmt":"2014-04-19T14:40:30","guid":{"rendered":"https:\/\/www.andarpersassi.it\/?p=2026#content"},"modified":"2020-04-15T01:11:52","modified_gmt":"2020-04-14T23:11:52","slug":"allettanti-appuntamenti-2014","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/andarpersassi.it\/allettanti-appuntamenti-2014\/#content","title":{"rendered":"Allettanti appuntamenti per il 2014"},"content":{"rendered":"

Escursioni organizzate<\/h3>\n

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L\u2019ora delle grandi scelte in Europa: Barocco e Controriforma in Savoia (XVI-XVIII secolo)<\/h4>\n
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1. Una cappella barocca lungo l’itinerario.<\/p><\/div>\n

Inanellando la serie di stupende chiese, cappelle ed edicole votive che si sgranano a mezza costa lungo la Val Montjoie (Alta Savoia, 90 km circa da Aosta), accuratamente restaurate, ci immergeremo nel gran conflitto \u201cglobale\u201d (guerriglia, repressione, opposizione spirituale, contrapposizione ideologica, contesa economica… ma quasi mai guerra dichiarata) che infiamm\u00f2 le nostre terre alpine per oltre due secoli, da inizio Cinquecento a fine Settecento. Da un lato i Riformati, organizzati in comunit\u00e0 o \u201crepubbliche\u201d borghesi, floride, austere e moraliste; dall\u2019altro i Cattolici, schierati a difesa delle monarchie teocratiche e del riordino dottrinale tridentino, con lo stile barocco in funzione catechistica. Tutto ci\u00f2 nel territorio savoiardo che, a differenza della sfortunata Valle d\u2019Aosta, interagiva attivamente con l\u2019esterno, e non solo con il vicino mondo calvinista, ma soprattutto con le lontane terre germaniche. Tramite questi contatti, la Savoia beneficiava di una presa diretta sulla grande Storia europea, partecipando ad avvenimenti epocali come l\u2019assedio di Vienna da parte dei Turchi (1693) di cui vedremo un prezioso dipinto. Il modernissimo e scintillante Mus\u00e9e d\u2019Art Sacr\u00e9 \u00e0 Saint-Nicolas-de V\u00e9roce (entrata 2 euro per i gruppi) evoca con chiarezza e con allegra esuberanza i fasti di questo periodo memorabile.<\/p>\n

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2. Uno scorcio del Museo d’arte sacra di Saint-Nicolas-de-V\u00e9roce.<\/p><\/div>\n

Data<\/em>: domenica 15 giugno 2014, intera giornata, mezzi propri, picnic.<\/p>\n

Caratteristiche<\/em>: passeggiata a piedi di dislivello contenuto (200 m) su stradine e sentieri di montagna, quota massima 1250 m.<\/p>\n

Organizzazione<\/em>: CAI sezioni di Ch\u00e2tillon e di Aosta (www.caichatillon.it<\/a>).\u00a0Preiscrizione obbligatoria entro mercoled\u00ec 11 giugno 2014. Minimo 12, massimo 35 partecipanti.<\/p>\n

Nota del 16 giugno 2014<\/em><\/h4>\n

La gita si \u00e8 svolta regolarmente, con piena soddisfazione dei 15 partecipanti. La giornata \u00e8 stata soleggiata fin verso le 15, poi le nuvole hanno avuto la meglio (pioggia durante il viaggio di ritorno in macchina). La guida Caroline Duperthuy ci ha accompagnato per tutto il giorno soddisfacendo con grazia e competenza tutte le nostre curiosit\u00e0. Il territorio attraversato si \u00e8 inaspettatamente rivelato anch’esso assai\u00a0degno di attenzione, dal paesaggio sul Bianco alle antiche cascine ricche di interessanti dettagli storici ed etnografici.<\/em><\/p>\n

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Nei luoghi della grande Storia: i Trinceramenti del Principe Tommaso. L\u2019incantesimo degli inghiottitoi.<\/h4>\n

A seguire visita della nuova sede operativa del Museo Regionale di Scienze Naturali<\/strong> (La Salle-Morgex).<\/p>\n

L\u2019escursione ritraccer\u00e0 la gran parte dell\u2019itinerario descritto nel relativo articolo di questo blog<\/a>, fino alla caserma seicentesca e ritorno.<\/p>\n

Data<\/em>: 21 giugno 2014, con ritrovo ad Aosta (Foro Boario) alle ore 7.30; mezzi propri, picnic.<\/p>\n

Caratteristiche<\/em>: passeggiata a piedi di dislivello contenuto (200 m) su sentiero e prati.<\/p>\n

Organizzazione<\/em>: Soci\u00e9t\u00e9 de la Flore Vald\u00f4taine (www.sfv.it<\/a>).<\/p>\n

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Nota del 22 giugno 2014<\/em><\/h3>\n

L’escursione si \u00e8 svolta con 22 partecipanti in una giornata di tempo splendido. La fioritura dell’appartata conca di Petosan era strepitosa, con distese di orchidee (<\/em>Dactylorhiza maculata, <\/em>Gymnadaenia conopsea) e semplici fiori di prato umido o\u00a0asciutto a far da contorno alle Grandes Jorasses.\u00a0La grande caserma del 1694 \u00e8 stata per tutti una sorpresa, come pure la distesa di inghiottitoi nascosti nel bosco. La storia in quattro tappe dei Trinceramenti \u00e8 stata ascoltata con interesse. La direttrice ci ha poi fatto visitare i laboratori del Museo Regionale di Scienze Naturali, che tra l’altro annoverano l’unica macchina per il sequenziamento del DNA presente in Valle.<\/em><\/p>\n

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Giro del Corno del Camoscio. La geodiversit\u00e0 fatta montagna.<\/h4>\n
\"3.<\/a>

3. Legenda: MR falda continentale del Monte Rosa; OF falda oceanica; SL falda continentale Sesia.<\/p><\/div>\n

Sulla cresta fra Valle di Gressoney e Valsesia, nel tratto ai piedi del Monte Rosa accessibile in funivia, si concentrano in poche centinaia di metri le alternanze di grandi falde rocciose alpine con evidenti contrasti di forme e colori. La loro osservazione ed il loro riordino ideale nel modello ci permetter\u00e0 di vederci pi\u00f9 chiaro nella creazione della catena alpina. L\u2019ottocentesco Istituto Angelo Mosso a quasi 3000 metri, che potremo probabilmente visitare con il professor Giorgio V. Dal Piaz, testimonia dell\u2019interesse scientifico secolare per la geodiversit\u00e0 di questa plaga alpina.<\/p>\n

Data<\/em>: 23 agosto 2014, con ritrovo ad Aosta (Foro Boario ore 7.00) e a Gressoney La Trinit\u00e9 (ore 9.00 partenza funivie); mezzi propri, telecabina A\/R fino al Passo dei Salati, picnic.<\/p>\n

Caratteristiche<\/em>: passeggiata a piedi di dislivello contenuto (200 m) su sentiero e pietraia.<\/p>\n

Organizzazione<\/em>: Soci\u00e9t\u00e9 de la Flore Vald\u00f4taine (www.sfv.it<\/a>).<\/p>\n

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\"Eritrichium<\/a>

Eritrichium nanum, fiorellino somigliante al non-ti-scordar-di-me, accanto ad un ciottolo di listvenite, roccia prodotta dalla carbonatazione delle serpentiniti nelle faglie profonde.<\/p><\/div>\n

Nota del 24 agosto 2014<\/em><\/h4>\n

L’escursione si \u00e8 svolta regolarmente con 14 partecipanti. Il tempo era freddino e le nubi ben presenti sul massiccio e verso la Valsesia, mentre verso la Valle d’Aosta spuntava qualche raggio di sole. Il professor Dal Piaz in “gran forma” scientifica ha brillantemente illustrato sia le grandi strutture che i curiosi dettagli, quelli che sovente illuminano la mente e fanno ricordare i grandi concetti. Sulla cima del Corno del Camoscio una splendida fioritura di <\/em>Eritrichium nanum adornava i vari affioramenti di rocce basiche. Il ristorante presso l’arrivo della funivia ci ha poi accolti per il picnic onde non infreddolirci troppo fuori.<\/em><\/p>\n

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Conferenze<\/h3>\n

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Un\u2019epopea valdostana lunga 15 chilometri: il Ru Marseiller, quando in Valle regnavano iniziativa e solidariet\u00e0.<\/h4>\n

La costruzione dei canali d\u2019irrigazione (Ru nella parlata locale) suscita tuttora vivaci interrogativi fra gli storici. In primo luogo sui tempi della loro realizzazione: la necessit\u00e0 di irrigare si presenta all\u2019improvviso nel XIV secolo, e alla fine del XV quasi tutti i ru erano stati realizzati; dopo, solo si effettuano lavori di manutenzione o integrazione. In secondo luogo, sulla loro funzione: a che cosa servivano, che cosa cambia nella produzione agro-zootecnica con il loro avvento. In terzo luogo, sulla gestione del territorio: come s\u2019inserisce la regimazione delle acque nella generale economia delle comunit\u00e0, con la redistribuzione spaziale e temporale del lavoro. Vedere a questo proposito l\u2019articolo sui Ru<\/a> su questo stesso blog.<\/p>\n

\"Un<\/a>

Un tratto del Ru Marseiller a Saint-Denis.<\/p><\/div>\n

In questo contesto, il Ru Marseiller fa figura di esempio ideale: la documentazione \u00e8 relativamente abbondante, le testimonianze archeologiche ed artistiche sono di ottimo livello, il tracciato \u00e8 perfettamente integro, lungo e ricco di agganci storici, naturalistici, etnografici. Percorrerlo per intero e fissarne i momenti pi\u00f9 pittoreschi, gli elementi pi\u00f9 facilmente collegabili alla Storia ed alla civilt\u00e0 tradizionale, \u00e8 stato un piacere che vien voglia di condividere con chi sa apprezzare.<\/p>\n

Genere<\/em>: chiacchierata con proiezione<\/p>\n

Luogo<\/em>: Biblioteca regionale di Aosta, venerd\u00ec 9 maggio 2014, ore 17.30<\/p>\n

Organizzazione<\/em> congiunta Soci\u00e9t\u00e9 de la Flore Vald\u00f4taine e Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, Sezione Valle d\u2019Aosta.<\/p>\n

Relatore<\/em>: Francesco Prinetti<\/p>\n

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Nota del 10 maggio 2014<\/em><\/h3>\n

La conferenza ha avuto un pubblico di circa 50 persone, tra cui alcuni esperti e materialmente coinvolti nella gestione del canale. Molta la voglia di (ri)percorrere qualche tronco del Ru nelle stagioni pi\u00f9 fresche. Se qualche associazione o comunit\u00e0 \u00e8 interessata, la conferenza pu\u00f2 essere riproposta in altri contesti.<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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