{"id":5380,"date":"2020-02-04T16:51:57","date_gmt":"2020-02-04T15:51:57","guid":{"rendered":"https:\/\/andarpersassi.it\/?p=5380#content"},"modified":"2020-04-13T16:06:14","modified_gmt":"2020-04-13T14:06:14","slug":"quando-geologia-fa-rima-con-poesia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/andarpersassi.it\/quando-geologia-fa-rima-con-poesia\/#content","title":{"rendered":"Quando geologia fa rima con poesia"},"content":{"rendered":"\n

La scienza in Italia \u00e8 poco cantata dai poeti. Guido Gozzano\ncon le sue farfalle \u00e8 fra le simpatiche eccezioni. Noi geologi abbiamo Giacomo\nZanella. Eh s\u00ec, dobbiamo accontentarci, la geologia far\u00e0 s\u00ec e no il venti percento\ndella sua poesia geologica, l\u2019arcinota Sopra\nuna conchiglia fossile nel mio studio<\/em> del 1868. Vediamo di spulciare bene\nle cose interessanti di questo testo.<\/p>\n\n\n\n

Intanto nel titolo mette avanti con sussiego che lui nel suo\nstudio ce l\u2019ha proprio la conchiglia fossile. Mica parla per sentito dire.\nDello stesso tenore i primi due versi: l\u2019oggetto sta sul chiuso quaderno di vati famosi<\/em>. Mi piace pensare che i vati<\/em> siano i suoi autori di riferimento\nper la paleontologia, e quindi: lui s\u00ec che si documenta, mica parla a vanvera.<\/p>\n\n\n\n

Da qui in avanti la conchiglia \u00e8 evocata nei suoi ambienti\ndi vita: dal musco materno lontana\nriposi, riposi marmorea, dell\u2019onde gi\u00e0 figlia, ritorta conchiglia<\/em>.\nSuggestivo, niente da dire, una conchiglia a spirale (ritorta)<\/em> che occhieggia fra briofite marine. Ma dunque, di che\nconchiglia si tratta?<\/p>\n\n\n\n

\"Sar\u00e0
Sar\u00e0 stata un’ammonite la conchiglia fossile del poeta Zanella?<\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n

Occulta nel fondo d\u2019un\nantro marino del giovane mondo vedesti il mattino; vagavi coi nautili, coi\nmurici a schiera; e l\u2019uomo non era<\/em>. Per Zanella il mattino del mondo doveva\ncorrispondere pi\u00f9 o meno al Paleozoico (che ora sappiamo essere da 490 a 250\nmilioni di anni fa, ma lui non lo sapeva). Peccato che i riferimenti\ncontestuali (nautili<\/em> e murici<\/em>, come pi\u00f9 oltre polipi<\/em> e coralli<\/em>) non siano di aiuto, in quanto molluschi presenti dal\nPaleozoico e tuttora viventi nei nostri mari. Il tema naturalistico riprende\nalla sesta strofa: tu, prima che desta\nall\u2019aure feconde Italia la testa levasse dall\u2019onde, tu, suora dei polipi, dei\nrosei coralli pascevi le valli<\/em>. Ma l\u2019Italia leva la testa dall\u2019onde, cio\u00e8 emerge\ndal mare, piuttosto tardi, quindi il riferimento a \u201cprima\u201d non \u00e8 significativo.\nInsomma, dai dati che ci sottomette non riusciamo ad identificare la\nconchiglia. Cominciamo a capire che si tratta di una conchiglia virtuale,\nprototipo e simbolo di chi ha vissuto tutta la storia della Terra. Ma il poeta,\nper proseguire il discorso, ha bisogno che noi crediamo alla realt\u00e0 concreta\ndella conchiglia. Ecco forse spiegate le insistenze sulla presenza del fossile\nnel suo studio.<\/p>\n\n\n\n

Con molta pi\u00f9 precisione poi il poeta passa in rivista i tempi della storia umana, giustamente ridimensionandoli rispetto all’et\u00e0 della conchiglia fossile: si crede canuto appena all’Artefice uscito di mano il genere umano!<\/em> In questa insistenza a distinguere fra gli arcani paesaggi della conchiglia e i tempi recenti dell\u2019uomo sta forse il valore scientifico dell\u2019opera, in quanto sembra svincolare il cattolico Zanella dal dogma biblico della breve durata (poco pi\u00f9 di 6000 anni) della Terra geologica. La poesia fu scritta nell’anno in cui Lord Kelvin calcol\u00f2 in 20-40 milioni di anni l\u2019et\u00e0 della Terra, mentre gi\u00e0 Darwin reclamava tempi pi\u00f9 lunghi per far evolvere le sue specie.<\/p>\n\n\n\n

\"Un
Un grande fermento animava i circoli scientifici a met\u00e0 Ottocento. C’era anche in Italia chi pensava a raccogliere dati concreti dal terreno, dalla natura.<\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n

Imperniata sul concetto di tempo, la nostra poesia d\u00e0 un quadro realistico della disperata carenza di dati spazio-temporali assoluti in cui si dibatteva la scienza a met\u00e0 ottocento. Il passato appena un po\u2019 remoto non poteva venir misurato, e per default veniva messo nelle mani di Dio. La storia del mondo si riduceva per molti scienziati e filosofi ad una successione di eventi sbrigativamente gestiti dall’Onnipotente. Ne risultava un universo breve e dai tempi rapidi. Ed accorciando i tempi del mondo passato, accorciavano anche quelli futuri (nel buio degli anni Dio pose la meta de\u2019 nobili affanni. Con brando e con fiaccola sull’erta fatale ascendi, mortale!)<\/em>. Dunque era normale aspettarsi a breve cambiamenti spettacolari. La scienza avallava, o quanto meno non ridicolizzava, le idee correnti di un imminente rapido salto di qualit\u00e0 per l\u2019umanit\u00e0. Umanit\u00e0 che non viene citata nella nostra poesia, in cui \u00e8 assurdamente sostituita dalla parola Terra (se schiavi, se lacrime ancora rinserra \u00e8 giovin la Terra)<\/em>. Probabilmente una prudenza per evitare un termine caro ai socialisti, rischio a cui Zanella doveva fare attenzione.<\/p>\n\n\n\n

Certo ai nostri occhi disincantati tutto questo entusiasmo\nper il sol dell\u2019avvenire ci lascia freddini. Con l\u2019esperienza del Novecento, il\nfallimento delle utopie sociopolitiche da una parte, e il dilatarsi dei confini\nspazio-temporali dell\u2019universo dall\u2019altra rendono miserevole la prospettiva\n\u201ccorta\u201d ottocentesca. La poesia di Zanella, sacerdote di buona osservanza,\ntestimonia che ve ne era anche una versione cattolica: e splenda dei liberi un solo vessillo sul mondo tranquillo<\/em>. Poi\ndalla politica si passa all\u2019estasi: allora\nde\u2019 cieli nei lucidi porti la terra si celi: attenda sull\u2019\u00e0ncora il cenno divino\nper novo cammino<\/em>. Per il nostro poeta dunque il cambiamento verr\u00e0 dall\u2019uomo\nche impara a vivere in pace, curiosamente sull\u2019esempio dei grandi guerrafondai\ndel passato, tipo Giulio Cesare e Gengis Kan (dell\u2019Indo pur ora sui taciti imperi splendeva l\u2019aurora)<\/em>. In\nqualche modo il cambiamento umano coinvolge la Terra, il mondo naturale: e in\nquesto purtroppo Zanella potrebbe essere profeta al contrario, con l\u2019impatto\ndevastante delle attivit\u00e0 umane sull\u2019ambiente negli ultimi due secoli.<\/p>\n\n\n\n

\"La
La vivacit\u00e0, la disobbedienza intellettuale riguardo all’ordine cosmico era stata molto pi\u00f9 praticata nei secoli precedenti.<\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n

Mai abbastanza sottolineata, dunque, l\u2019importanza culturale della cronologia geologica. Prima della sua scoperta l\u2019umanit\u00e0 poteva pi\u00f9 facilmente esser preda di qualsiasi ciarlatano. Qualunque parte politica poteva convincere le folle della necessit\u00e0 di obbedire a certi precetti per giungere rapidamente al dominio sul cosmo che era l\u00ec ad attenderlo. Poi la cronologia geologica, con l\u2019astrofisica e altre scienze, ha individuato la posizione dell\u2019uomo nell’universo. Ora la coscienza che un tempo totalmente svincolato dai cicli umani regola il mondo, compresa la nostra Terra, rende improponibili tanto le pretese che l\u2019universo sia finalizzato ad accogliere e servire l\u2019uomo, quanto i dilemmi ottocenteschi sull’indifferenza della natura (\u201cche fai tu Luna in ciel\u2026\u201d).<\/p>\n\n\n\n

\"Invece
Invece le idee di Leopardi sulla evoluzione ultima della Terra sono rigorosamente scientifiche (anche se ci sono errori di calcolo). Operette morali, <\/em>edizione 1895.<\/figcaption><\/figure>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

La scienza in Italia \u00e8 poco cantata dai poeti. Guido Gozzano con le sue farfalle \u00e8 fra le simpatiche eccezioni…. continua…<\/a><\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":5383,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[3,154],"tags":[514,513,512],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/andarpersassi.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/5380"}],"collection":[{"href":"https:\/\/andarpersassi.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/andarpersassi.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/andarpersassi.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/2"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/andarpersassi.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=5380"}],"version-history":[{"count":8,"href":"https:\/\/andarpersassi.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/5380\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":5578,"href":"https:\/\/andarpersassi.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/5380\/revisions\/5578"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/andarpersassi.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/5383"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/andarpersassi.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=5380"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/andarpersassi.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=5380"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/andarpersassi.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=5380"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}