{"id":846,"date":"2011-01-20T17:49:12","date_gmt":"2011-01-20T16:49:12","guid":{"rendered":"https:\/\/www.andarpersassi.it\/?p=846"},"modified":"2020-04-13T23:20:19","modified_gmt":"2020-04-13T21:20:19","slug":"rapporto-su-cheneil","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/andarpersassi.it\/rapporto-su-cheneil\/#content","title":{"rendered":"Rapporto su Cheneil"},"content":{"rendered":"
\"Veduta<\/a>

Veduta generale della conca di Cheneil<\/p><\/div>\n

Per molti \u00e8 un Luogo del cuore. Ma \u00e8 soprattutto un punto nodale della nostra civilt\u00e0. La civilt\u00e0 antica delle Terre Alte. Quella meno antica della grande stagione dell’alpinismo. Quella pi\u00f9 recente della Resistenza. Quella eterna della Scienza e dello stupore di fronte all’Universo.<\/em><\/p>\n

Inquadramento geografico e particolarit\u00e0<\/h3>\n

La conca di Cheneil, in Comune di Valtournenche, fa parte della serie di panoramiche terrazze che si susseguono a gradoni sul crinale fra Valtournenche e Val d\u2019Ayas dai 1500 m di Promiod agli oltre 2200 m della Salette, attraverso La Magdeleine e Chamois. Geologicamente, tali terrazze si impostano al limite fra la falda oceanica profonda detta di Zermatt-Saas (rocce di origine magmatica a ferro e magnesio) e la sovrastante falda oceanica superiore detta del Combin (rocce di origine sedimentaria a marmo e silicati). Il contatto fra queste due unit\u00e0 oceaniche corre quasi orizzontalmente, sottolineato dalla sottile fascia triassica delle Cime Bianche che da Cheneil \u00e8 visibile in chiare rupi calcareo-dolomitiche alla base della Becca d\u2019Aran. Queste grandi ondulazioni sospese in altitudine, per lo pi\u00f9 invisibili dal basso, aperte alla vista sul Cervino, il Rosa e le Grandes Murailles, dotate di chimismo misto calcareo-siliceo, formano terreno d\u2019elezione per i pascoli ed i villaggi che caratterizzano la civilt\u00e0 alpina. Anche la biodiversit\u00e0 risulta stimolata ed arricchita dalla variet\u00e0 dei substrati.<\/p>\n

\"La<\/a>

La larga dorsale a gradoni fra Valtournenche (sinistra) e Val d\u2019Ayas (destra) vista dal Mont Barbeston di fronte allo sbocco nella Dora.<\/p><\/div>\n

In particolare il villaggio di Cheneil si trova sulla storica via intervalliva da Cr\u00e9taz, grossa frazione di Valtournenche, a Champoluc in Val d\u2019Ayas attraverso il Colle di Nanaz. Ugualmente importante era la via in quota che univa Cheneil alle terrazze inferiori di Chamois e La Magdeleine. Data la minore estensione e la maggior quota rispetto alle terrazze inferiori, la conca di Cheneil non fu mai eretta a Parrocchia n\u00e9 a Comune e non ebbe la strada carrozzabile. In tempi pi\u00f9 recenti, il completamento della strada carrozzabile, pur tracciata fino ad un centinaio di metri dal bordo della conca, fu osteggiato dalla maggioranza dei turisti abituali e da una parte dell\u2019opinione pubblica in generale. Il microcosmo raccolto e luminoso della conca divenne per molti il simbolo stesso della vita in armonia con la natura.<\/p>\n

Per generazioni di cittadini, di viandanti e di alpinisti, affacciarsi alla conca \u00e8 stato ogni volta un momento di intensa emozione.<\/p>\n

Bilancio ambientale alla vigilia dei lavori<\/h3>\n

Nella zona della conca i terreni sono di propriet\u00e0 consortile indivisa uti singuli<\/em> con una quarantina di soci, tranne alcune chiazze di terreno pianeggiante a prato, tra cui la spianata antistante il villaggio, che sono private.<\/p>\n

Le costruzioni moderne sono una decina alla periferia della spianata, di taglia modesta o modestissima, seminascoste nel verde, di tipologia rustica, adibite a seconda casa da turisti, tranne una pi\u00f9 grande a chalet nel bel mezzo della spianata, utilizzata tutto l\u2019anno. Tutte sono comunque anteriori al 1968.<\/p>\n

Le costruzioni tradizionali del villaggio sorgono su terreno consortile ma sono state dotate di una pertinenza privata. Si tratta di edifici originariamente a destinazione mista (abitazione\/produzione) e produttiva (allevamento\/servizi) di taglia modesta, con struttura interamente in pietra. Alcune case di abitazione, pur tra grosse difficolt\u00e0 di ordine pratico (trasporto materiali cantiere) e burocratico (parametri di abitabilit\u00e0, struttura proprietaria), sono state oggetto di buoni interventi di manutenzione straordinaria; per la maggior parte invece gli edifici versano in stato di abbandono e in cattive condizioni, ma con adeguati mezzi appaiono recuperabili.<\/p>\n

All\u2019interno del villaggio, e ben armonizzati con esso, sorgono due fabbricati in pietra pi\u00f9 grandi, di tre piani, databili all\u2019inizio del secolo XX, storicamente adibiti ad albergo. Uno di questi alberghi \u00e8 tuttora in attivit\u00e0. Gli strumenti di pianificazione edilizia prevedono gi\u00e0 la possibile costruzione di un terzo fabbricato da adibire ad albergo.<\/p>\n

La viabilit\u00e0 interna, oggetto di piano gi\u00e0 approvato, \u00e8 per ora in terra battuta in continuit\u00e0 con quella esterna dei sentieri.<\/p>\n

Il villaggio \u00e8 collegato alla rete elettrica nazionale da una linea aerea di alimentazione che sale lungo il torrente.<\/p>\n

Il bordo della spianata ospita l\u2019attestamento di una teleferica privata che permette il trasporto di merci non troppo ingombranti dal piazzale automobilistico sottostante. Essa serve pure per l\u2019evacuazione dei rifiuti domestici. Varie baracche metalliche e mezzi operativi parcheggiati ingombrano la zona di arrivo della teleferica, peraltro ad alto valore paesaggistico.<\/p>\n

Gli interventi pubblici principali effettuati a partire dagli anni ottanta sono i seguenti:<\/p>\n

a) tracciamento di una pista sterrata per mezzi speciali sul versante destro idrografico, e sua prosecuzione fino nei pressi dell\u2019alpeggio di Ch\u00e2teau;<\/p>\n

b) realizzazione di acquedotto;<\/p>\n

c) canalizzazione delle fognature;<\/p>\n

d) interramento delle linee elettriche nel villaggio e nella spianata antistante (resta un palo con trasformatore sul bordo della spianata);<\/p>\n

e) tracciamento dell\u2019Alta Via escursionistica n. 1 attraverso la conca.<\/p>\n

Da tempo i proprietari della zona richiedono un accesso automobilistico al villaggio, compresi i mezzi pesanti, per facilitarne la ristrutturazione, la fruizione e l\u2019utilizzo economico.<\/p>\n

\"I<\/a>

I grandi pascoli di Cheneil dal sentiero per Chamois<\/p><\/div>\n

Che cosa fare secondo criteri di sviluppo sostenibile<\/h3>\n

Il pregio del luogo consiste nel fatto di essere un nucleo completo di civilt\u00e0 alpina autentica<\/em> e contemporaneamente un luogo storico d\u2019incontro con la civilt\u00e0 urbana<\/em>, inserito in un contesto naturale ad alto valore intrinseco e paesaggistico. Cheneil \u00e8 civilt\u00e0 alpina autentica<\/em> per l\u2019integrit\u00e0 territoriale ed architettonica, nonch\u00e9 per la presenza o le testimonianze delle attivit\u00e0 tradizionali; Cheneil \u00e8 anche luogo<\/em> storico d\u2019incontro con la civilt\u00e0 urbana<\/em> per le vestigia di \u201carcheologia turistica\u201d ed il prestigio alpinistico. Questo microcosmo mantiene il suo fascino grazie alla scarsa invadenza di elementi perturbatori e\/o banalizzanti, che sono comunque gi\u00e0 presenti. Risulta evidente che il pregio del luogo, unico motore turistico attuale, debba essere difeso e rafforzato da iniziative che ne valorizzino il carattere originale di proposta culturale<\/em>, se vogliamo filosofica<\/em>, sia pure in un contesto commerciale. Quindi l\u2019azione, che riconosciamo necessaria, sembrerebbe doversi concretizzare in due direzioni principali.<\/p>\n

a) L\u2019istituzione, da parte delle Amministrazioni, di strumenti evoluti di operativit\u00e0 urbanistica da mettere a disposizione dei proprietari. In particolare va istituito un team<\/em> di architetti formati al restauro ed esperti di antropologia alpina, che assista i proprietari nei loro progetti di ristrutturazione\/riconversione turistica e porti avanti le loro legittime iniziative per arrivare ad un accettabile livello di vivibilit\u00e0 territoriale. Validi esempi di tali gruppi di professionisti sono operativi nei paesi dell\u2019arco alpino, dove il loro lavoro sostituisce in tutto o in parte quello del geometra, del progettista, della Sovrintendenza e dell\u2019ufficio tecnico comunale, e come tale \u00e8 remunerato sia dal cittadino che dall\u2019amministrazione. In tal modo si \u00e8 sicuri fin dall\u2019inizio di portare avanti speditamente un progetto valido ed approvato. Un altro dei risultati che si ottengono \u00e8 di trovare soluzioni pi\u00f9 razionali, coordinando ed ottimizzando, ai problemi delle infrastrutture, dei trasporti pesanti e degli impatti.<\/p>\n

\"L\u2019atmosfera<\/a>

L\u2019atmosfera sognante di Cheneil si imprime nel ricordo, una generazione dopo l\u2019altra<\/p><\/div>\n

b) La redazione di un progetto vincolante sull\u2019orientamento delle attivit\u00e0 economiche sul territorio della conca, alla realizzazione del quale sia subordinato ogni finanziamento per opere pubbliche, ed in compatibilit\u00e0 del quale sia rilasciato ogni permesso edilizio. Tale progetto di orientamento dovr\u00e0 prevedere il lancio in grande stile di attivit\u00e0 legate al contesto naturale e storico-culturale, con, indicativamente, un giardino alpino, un geoparco, un parco per l\u2019osservazione del cielo notturno, percorsi culturali e naturalistici (\u201ckey-to-nature\u201d), alpeggi aperti, esposizioni di documenti ed oggetti concernenti la ricca storia dell\u2019alpinismo locale, sale e laboratori per workshop, sfruttando la posizione di tappa sull\u2019Alta Via (sulla quale fare globalmente qualche sforzo in pi\u00f9, adeguandola alle Grandes Randonn\u00e9es<\/em>). Data la fitta rete sentieristica, un nucleo di guide escursionistiche potrebbe essere presente in modo semipermanente.<\/p>\n

Si suggerisce altres\u00ec di ripristinare lo \u201cstorico\u201d campo di bocce e di potenziare l\u2019osservatorio telescopico sull\u2019alpinismo del Cervino e delle montagne circostanti (privacy permettendo).<\/p>\n

In entrambi i settori d\u2019intervento, sono da prevedere periodi di formazione mediante corsi che possono essere approntati apposta o prevedere la frequenza in istituzioni esterne.<\/p>\n

Si ritiene che ogni tentativo di agganciarsi invece allo sgangherato treno del turismo di massa, sia pure con buone credenziali, sia soggetto a grossi rischi di perdere tanto il delicato pregio ambientale quanto, di conseguenza, il reddito turistico.<\/p>\n

Il progetto infrastrutturale in corso<\/h3>\n

Contempla i seguenti interventi:<\/p>\n

a)\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 un ascensore inclinato automatico della capienza di otto persone, con percorso in lunghezza di un centinaio di metri, dai dintorni del piazzale automobilistico al bordo della spianata, con due stazioncine di partenza ed arrivo;<\/p>\n

b)\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 una strada sterrata di poco meno di un chilometro sul versante sinistro idrografico, larga tre metri pi\u00f9 le superfici laterali di servizio, camionabile, con sbarra di chiusura ed uso limitato alle attivit\u00e0 produttive, ai servizi ed alle emergenze, inagibile d\u2019inverno ai veicoli su ruote;<\/p>\n

c)\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 una vasca di carico per uso idroelettrico ad incremento della potenza della centrale di Maen tramite sifone (CVA, collaterale al progetto);<\/p>\n

d)\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 il ripristino del versante destro con distruzione della pista attuale; non sono previsti interventi sul piazzale-parcheggio.<\/p>\n

Il costo totale (esclusi i lavori CVA) \u00e8 previsto sui tre milioni di euro.<\/p>\n

– Lo scopo dichiarato dell\u2019ascensore \u00e8 quello dell\u2019incremento della clientela turistica, con l\u2019apertura di una vera stagione invernale; esso servirebbe pure per gli approvvigionamenti quotidiani di merci di consumo, oltre che per i transiti dei residenti, in alternativa al sentiero. Stando cos\u00ec le cose ci sembra inevitabile la costruzione di un tronco stradale dal piazzale alla stazione di partenza, cosa per ora non esplicitamente prevista; e dato il sovraffollamento cronico del piazzale, \u00e8 facile prevedere la richiesta di un suo allargamento in tale direzione.<\/p>\n

– Lo scopo dichiarato della pista \u00e8 innanzitutto quello di infrastruttura pesante al servizio dei cantieri (cantieri di ristrutturazione privata, di strutture produttive e di opere di pubblico interesse); in secondo luogo servirebbe per i trasporti gestionali e per l\u2019attivit\u00e0 zootecnica. Si rinuncia formalmente alla presenza di autovetture \u201cprivate\u201d nella conca, salvo imprecisati \u201cveicoli elettrici\u201d, ma si presume che il regime della pista sar\u00e0 quello generale delle poderali valdostane, con permesso a proprietari ed invitati; la presenza di abitati permanenti potr\u00e0 comunque essere un ostacolo giuridico alle limitazioni. Il tracciato invernale della strada si presta ottimamente all\u2019uso delle motoslitte, ora penalizzate dalle difficolt\u00e0 sul versante destro.<\/p>\n

A margine si pu\u00f2 notare che la costruzione di una pista interpoderale a spese pubbliche senza apparenti finalit\u00e0 istituzionali (n\u00e9 mantenimento dell\u2019attivit\u00e0 rurale, n\u00e9 servizio obbligatorio alla popolazione, ma solo su generica richiesta di privati) non appare giustificata senza un controllo sull\u2019utilit\u00e0 socio-ambientale dell\u2019opera, cosa impossibile senza un progetto complessivo di sviluppo.<\/p>\n

La prospettiva indicata dal progetto infrastrutturale ci sembra innegabilmente quella di uno sviluppo turistico standard, orientato al collegamento con gli impianti di Chamois (come dichiarato dal locale imprenditore turistico). Le proposte commerciali appaiono in linea ed in concorrenza con quelle delle altre stazioncine turistiche valdostane ed alpine in generale. Neppure le residue caratteristiche ambientali del sito, dopo i lavori, hanno alcuna garanzia di essere al centro delle future azioni imprenditoriali. Se si ritiene prioritario che nello sviluppo turistico venga mantenuto e valorizzato il contesto ambientale e culturale della conca, non si pu\u00f2 che dare un giudizio negativo sul progetto attualmente in corso.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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